Che
cos'è il C.S.S.M.?
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La
sicurezza in mare è un argomento che ha un’ infinita serie di
problematiche. Il
mare, fonte inesauribile di soddisfazione, esige il massimo rispetto
e non tollera approcci superficiali. Gli eccessi di confidenza con
il mare si pagano … salati!
Lo
scopo del C.S.S.M. è quello di rendere i partecipanti autonomi e
sicuri di fronte ad ogni tipo di emergenza, per agire con calma e
prontezza in situazioni di pericolo. |
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Una allieva aziona il
vincolo |
Il
C.S.S.M., unico corso pratico di sicurezza e sopravvivenza in mare,
nasce ed esiste grazie al Team di ricerca della Sail Adventure che
appunto si occupa di sicurezza e sopravvivenza in mare.
La ricerca del Team si articola in una serie di esperimenti, alcuni
già realizzati, altri in via di concretizzazione, altri ancora in via
di progettazione: i risultati di questa ricerca sono tradotti in corsi
mirati alla trasmissione delle conoscenze ottenute, appunto i corsi
C.S.S.M.
Un full-immersion di tre giorni che vedrà gli allievi coinvolti in
varie simulazioni. |
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Lezioni in aula -
dimostrazione apertura zattera |
Le interessanti lezioni teorico-pratiche sulle dotazioni di sicurezza
ed il materiale di salvataggio:zattera auto gonfiabile, salvagente,
fumogeni, razzi, panic-bag, ecc. si alternano alle lezioni sui
comportamenti da adottare per affrontare il cattivo tempo e nelle
situazioni di emergenza: uomo a mare, incendio, incaglio, falla,
naufragio ecc.
Le emergenze sanitarie sono trattate nelle lezioni tenute dai medici
volontari del C.I.R.M.: la farmacia di bordo, le richieste di soccorso
medico, i traumi e le patologie più frequenti in navigazione; le
tecniche di Primo Soccorso vengono illustrate da coordinatori della
C.R.I. |
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Lezioni a bordo e
simulazioni emergenza |
Il corso si conclude con la simulazione di naufragio: gli allievi
insieme ai loro istruttori abbandonano la barca per entrare nella
zattera auto-gonfiabile ed attendere i soccorsi delle Autorità
competenti.
Al termine del corso viene rilasciato un attestato di partecipazione,
importante per il proprio curriculum, ed un manuale di Salvataggio e
Sopravvivenza.
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Abbandono nave |
A
chi è rivolto questo tipo di corso? |
E’ rivolto a tutti coloro che hanno scelto il mare per diletto o
professione, a chi ha conseguito la patente nautica e desidera
completare la propria preparazione, agli skipper professionisti, a
tutti gli operatori della nautica da diporto, ai pescatori, a chi
possiede un'imbarcazione ed in genere a chi è appassionato del mare. |
La serietà di questa iniziativa ha ottenuto sin dallo svolgimento
della prima edizione la fondamentale collaborazione e coordinazione
delle interforze, da parte dell’Ente Istituzionalmente predisposto
alla salvaguardia della vita umana in mare: la Guardia Costiera; la
collaborazione delle forze di polizia che operano in mare: Guardia di
Finanza e Polizia di Stato; della collaborazione dei Vigili del fuoco;
del prezioso appoggio delle associazioni di volontariato: la Croce
Rossa, la Pubblica Assistenza e gli Operatori Volontari per il
Soccorso in Mare. |
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Taglio del vincolo |
In zattera |
Perché un corso mirato alla sicurezza in mare?
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Fino
ad oggi si è parlato tanto sulla sicurezza in mare, un argomento su
cui si è scritto abbastanza e riguardo al quale si potrebbe
continuare ad elaborare testi, scrivere articoli, manuali e libri,
deliberare leggi, ma tutto ciò che è stato scritto, comprese le
attuali normative esistenti, non evitano la triste realtà che non di
rado la cronaca ci descrive: naufragi, persone disperse in mare,
incidenti che quasi sempre riscuotono come tributo la vita
umana.
Con il senno del poi è facile attribuire colpe o riconoscerne le
cause, resta il fatto che nella quasi totalità di questi eventi la
maggiore responsabilità è sicuramente da attribuire all’impreparazione.
La sorpresa improvvisa, la paura che si trasforma in panico dinanzi a
ciò che si pensava non potesse mai capitare a noi, raddoppia i tempi
di reazione utili per far fronte all’emergenza, la risposta non è
veloce come dovrebbe essere per la mancanza di una memoria pratica che
solo un corso quale il C.S.S.M. può farci acquisire.
La teoria appresa dai testi, dai racconti delle persone che sono
sopravvissute ed hanno descritto le loro personali esperienze, quella
assimilata dai corsi dove l’argomento emergenza è stato in parte
accennato (vista l’innumerevole serie di circostanze e problematiche
che si possono verificare), sviluppano una memoria puramente teorica,
base sì necessaria, ma assolutamente insufficiente.
Garantire l’incolumità personale e quella delle persone a noi
vicine richiede una preparazione adeguata che ci insegni a reagire in
maniera automatica dinanzi alle emergenze. |
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Allievi |
Cos’è e come si acquisisce la memoria pratica?
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La
memoria pratica di cui si parla non è altro che la conoscenza
acquisita e applicata come reazione immediata: l’automatica e decisa
esecuzione gestuale–comportamentale di fronte ad un improvviso ed
inaspettato evento. E’ fondamentale ottimizzare i tempi di reazione,
le procedure da adottare, conoscere le proprie capacità fisiche ed
emotive e acquisire questa memoria pratica simulando più volte la
realtà degli eventi che potenzialmente saremmo un giorno costretti ad
affrontare. |
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Cosa si intende per: “…simulare la realtà degli eventi”?
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Durante il C.S.S.M. si svolgono lezioni teorico-pratiche sulle
tecniche d’uso delle attrezzature di sicurezza e sulle reazioni
psico-fisiche in condizioni particolari; sul materiale di
salvataggio:zattera auto-gonfiabile, salvagente, razzi, fuochi a mano
e fumogeni, panic-bag, ecc.; sul comportamento da adottare nelle
avarie, con cattivo tempo, in situazioni di pericolo, ed in caso di
emergenze sanitarie. |
Si rendono operativi i partecipanti distribuendo loro i vari compiti
di bordo, nelle varie emergenze, che ripetutamente vengono simulate ed
affrontate, inoltre gli allievi ad ogni prova si alternano i
ruoli.
La continua esercitazione permette così ai partecipanti, di
memorizzare i comportamenti da tenere e le azioni da compiere. |
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Simulazione soccorso a terra |
Conclusione e saluti |
Il C.S.S.M. si conclude con la simulazione di un naufragio:
l’apertura della zattera di salvataggio e l’abbandono reale
dell’imbarcazione. Gli allievi si troveranno infine ad affrontare,
assistiti dal loro istruttore, la realtà del naufrago: gli spazi
ristretti del mezzo di salvataggio e la sopravvivenza con i pochi
mezzi disponibili in dotazione e con le poche cose che si sono
riuscite a prendere prima di abbandonare l’imbarcazione. |
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Recupero con elicottero |
Infine i naufraghi sono soccorsi e recuperati con mezzi aereonavali:
elicotteri e motovedette della Guardia Costiera e delle altre forze di
Polizia. |
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Consegna degli attestati |
E’ importante dire che durante lo svolgimento del corso sono
assegnate ad un numero preciso di partecipanti delle patologie, per
cui i compagni dal momento del naufragio in poi, assisteranno
i “feriti” fino all’arrivo dei soccorsi, adottando le tecniche
di primo soccorso apprese in aula ed a bordo durante le varie
simulazioni. |
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Com’è nato questo corso? |
Il
C.S.S.M. nasce a La Spezia nel 1995, e dal 96 vengono regolarmente
organizzati ogni anno.
Il C.S.S.M. nasce dal grande sacrificio di tutte quelle persone che
hanno lavorato per fare di un’idea la realtà attuale di questo
corso e continua ad esistere grazie al continuo impegno del “Team
Sail Adventure” nella ricerca e… bisogna dirlo, al sempre maggior
numero di richieste di partecipazione. |
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Il
Gruppo di Ricerca sulla Sicurezza e Sopravvivenza in Mare ti aspetta
al prossimo corso C.S.S.M.
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Solo
30 posti disponibili
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